Sto camminando, intorno all’ora di pranzo, per le vie della mia città.
Sono solo, non incontro nessuno che conosco, il cellulare non squilla nè vibra.
Mi domando:
Quanto io sono io e quanto io sono ciò che è creato dalla relazione con gli altri?
Di più: quanto sono ciò che gli altri mi riconoscono di essere?
Quanto esisto grazie al riconoscimento degli altri?
Qual è il rapporto fra l‘autostima quale valore attribuito a se stessi e l’autorevolezza, come valore attribuito dagli altri?
E’ la prima che influisce su atteggiamenti e comportamenti e dunque traina la seconda?
Oppure l’autostima si alimenta nel riconoscimento altri, nell’assommare figure e posizioni, più che nell’essere individuo?
E quanto incide lo stato d’animo del momento?
Penso sia molto importante l’attenzione data ai feedback: sono privilegiati i propri o quelli degli altri; servono per indirizzare un percorso autonomo oppure per sostenere un’impalcatura posticcia, costruita per compiacere ed essere accettati?
Dietro a questa diversità compare ben evidente il concetto di stabilità della persona centrata su se stessa, finalizzata e focalizzata, piuttosto dell’atteggiamento altalenante di chi è vittima di ciò che ritiene gli altri pensino di lui.
Qual è il ruolo degli stereotipi personali e sociali che si affollano nella mente?
quanto incidono le emozioni negative, rispetto a quelle positive?
Insomma: nel flusso o alla deriva?
Liberi ed interdipendenti o dipendenti dagli altri e dal contesto?
Tu che ne dici?
Grazie per il tuo parere!
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Ps: l’immagine è opera di Ettore Sottsass; la didascalia dice ‘Sto Meditando Non Toccatemi’
E’ geniale Sottsass e mi ha arricchito molto vedere le sue esposizioni. Quella “figura colorata” non pensa: “medita”. Per me è un passo successivo al pensiero è il dare concretezza e forma ai pensieri che a ti sono arrivati in testa. Assolutamente FLUSSO!!!!!
io penso di essere io e gli altri vedono ciò che io sono, non credo di essere influenzata dagli altri ed avere dei comportamenti che gli altri si aspettano da me, almeno nel lavoro questo non mi succede.L’emozioni influiscono molto sul mio modo di essere e quindi incidono di consegenza anche sull’autostima che può vacillare quando mi colpisce una forte emozione negativa o consolidarsi in caso di emozioni positive.
Meglio essere nel flusso e partecipare attivamente a tutto ciò che ti viene proposto, lasciarsi andare alla deriva è una sconfitta per l’individuo, quindi forza e…….avanti nel vortice della vita.