ORGANIZZAZIONE AZIENDALE ed interventi di COACHING: una strada utile e proficua per migliorare il proprio lavoro ed incrementare il benessere personale

Parlando di organizzazione aziendale è utile chiamare in causa la figura dell’allenatore; del buon allenatore però!

Organizzare significa essenzialmente far lavorare assieme delle persone per produrre il risultato che si desiderato.

Organizzare significa anche aiutare ognuna di queste persona a dare il meglio di sé e ad ottenere soddisfazione e gratificazione dal proprio agire e dal proprio modo d’essere nell’organizzazione.

Ogni organizzazione si basa su un ordine ed un equilibrio oltreché su un insieme di regole interne che per forza di cosa devono rispondere ad un approccio scientifico e ben strutturato, ma ottiene risultati continuativamente buoni ed eccellenti prevalentemente grazie alla motivazione, alla responsabilità ed alla determinazione delle persone che la compongono.

Alla dimensione tecnica e scientifica dell’agire organizzativo si associa quella psicologica ed emozionale che attiene la persona e le relazioni con il gruppo.

In una squadra gli schemi ed i ruoli sono interpretati al meglio soltanto grazie ad un allenatore che sa miscelare efficacemente i singoli di cui dispone e dei quali sa valorizzare le peculiarità, smussare gli angoli, integrare le individualità.

Ecco dunque un primo punto imprescindibile: un gruppo, una squadra, un ufficio, non funzionano da soli, in modo automatico, neanche se dispongono di regole, organigrammi, schemi e procedure. C’è bisogno di qualcuno che faccia accadere ciò che spesso si ritiene dovrebbe avvenire da sé.

Il secondo punto invece è questo, altrettanto importante ed spesso misconosciuto: non sempre un individuo è capace di sviluppare se stesso al meglio, rispetto alle potenzialità di cui dispone. Conosciamo tutti storie di giocatori, attori, studenti, lavoratori che hanno avuto bisogno di una guida e di un sostegno per migliorare, aumentare la soddisfazione del proprio agire, migliorare, aumentare la soddisfazione… entrando in una spirale di crescita virtuosa.

L’allenatore capace non lavora soltanto sulla componente razionale e logica [schemi, ruoli, tecniche, procedure, organigrammi, ecc] ma mette mano allo sviluppo dell’intelligenza emotiva del capitale umano di cui dispone. L’intelligenza emotiva di una persona è la vera chiave di volta del suo successo e della soddisfazione personale e significa avere la capacità di

  • conoscere se stessi
  • padroneggiare se stessi
  • automotivarsi e perseguire i traguardi definiti
  • entrare in empatia con gli altri
  • gestire la propria rete di rapporti sociali.

L’allenatore lavora dunque sulla dimensione psicologica ed emotiva della persona e sulla sua modalità di relazionarsi con le situazioni e con le persone, sull’autostima, sulla gestione dello stress.

Il mondo del lavoro e quello dei servizi ad alto contenuto di professionalità sono particolarmenti indicati per lo sviluppo di programmi di coaching, cioè per l’intervento di un soggetto che non consideri l’organizzazione solamente dal punto procedure, formale e tecnico, ma che ne accompagni la crescita ed il cambiamento prestando al gruppo ed al singolo la giusta attenzione, attraverso interventi individualizzati e protratti nel tempo.

In questo modo si agisce aumentando la produttività ed il benessere interno; un recente articolo pubblicato su Job 24 il 27 maggio a firma di Antonietta Demurtas sottolinea come l’investimenti in programmi di coaching viene ampiamente ricompensato dai miglioramenti che nescaturiscono al singolo ed all’organizzazione.

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