Ogni organizzazione può decidere di comportarsi in modo intelligente o stupido.
E questo, ovviamente, dipende dalle scelte della sua ‘testa’, del gestore.
Cosa intendo per modo intelligente?
Intendo un’organizzazione che sa imparare dalla propria esperienza e dal confronto con ciò che la circonda.
Intendo un’organizzazione che
- pianifica,
- agisce,
- verifica,
- riaggiorna
il proprio modo di lavorare, tenedo conto di ciò che ha funzionato e di ciò che non ha funzionato a dovere, facendo tesoro dell’esperienza ed evitando così di ripetere errori ‘non necessari’.
Nell’ambito dei sistemi di assicurazione della qualità, si definisce questa la politica del miglioramento continuo, intendendo il ripetersi virtuoso e ‘naturale’ del ciclo sopra esposto.
Un altro aspetto assai importante è legato all’azione di benchmark rispetto ad organizzazioni o a realtà che offrono servizi simili o che comunque siano in grado di porgere utili suggerimenti, buone prassi, esempi da seguire.
Quello che ho delineato è il profilo di un’organizzazione che
- pensa,
- riflette,
- capitalizza
rispetto al proprio agire quotidiano, che dunque dedica tempo ed attenzione al come, oltre che al cosa fare.
Grazie per la tua attenzione.