Quando ci accorgiamo che si tratta di una provocazione ricordiamo che, reagendo, ne avremo sempre un danno e perciò la cosa migliore è non rispondere, andarsene, lasciare il provocatore da solo.
Francesco Alberoni, su Corsera di oggi, propone un’interessante riflessione in materia di benessere personale e di relazione con i provocatori.
Queste alcune righe concludono il suo
Ottima osservazione, la provocazione è un subdolo tentativo di far cadere l’altro in errore facendo leva sulla sua emotività! e allora… nervi saldi!
Non ricordo di avere provato questa sensazione, almeno in un passato recente.
Magari non ho usato la giusta attenzione ma – forse – il non badare al provocatore è un mezzo certo per non reagire.
Claudio
Ciao,
ho letto ora il tuo messaggio in merito ai provocatori. Concordo. Proprio fra poco avrò un incontro con uno di questi soggetti ed ho la conferma di come dovrò comportarmi.
Difficile non rispondere alla provocazione, siamo sicuri che il provocatore capirà che andandocene dimostriamo la nostra superiorità? Nella realtà vedo che la vincono sempre le persone aggressive, non quelle accomodanti e tranquille. Non alzo la voce, non picchio, ma non me ne vado.
NON DISCUTERE CON UN IDIOTA; TI PORTA AL SUO LIVELLO E POI TI BATTE CON L’ESPERIENZA !