Organigramma ed organizzazione: metodi e strumenti dell’investimento organizzativo – prima parte

Nell’intervento precedente avevo posto l’attenzione sull’importanza che alla base dell’investimento organizzativo fosse presente un progetto pensato e voluto dal professionista titolare dell’organizzazione.

Credo che alla base di ogni processo di cambiamento sia necessaria la presenza di una consapevolezza convinta e ragionata, che permetta di finalizzare l’agire organizzativo e di massimizzare la coerenza delle diverse scelte gestionali che si andranno a susseguire nel corso della vita dell’organizzazione, semplificando il processo di delega.

Ho anche posto l’attenzione su come il progetto debba trovare un buon grado di coerenza con due riferimenti imprescindibili, determinati dal contesto in cui opera lo studio e le risorse presenti, nello specifico le persone che operano nell’organizzazione. Certamente i due riferimenti non vanno presi in modo assoluto, ma nella ragionata consapevolezza che probabilmente può risultare più semplice modificare le risorse dello studio che il contesto esterno.

Il progetto fa riferimento diretto al professionista, che lo può utilizzare come strumento per tradurre in pratica la propria identità professionale, definendo uno stile personale e potendo in questo modo renderlo esplicito anche ai propri collaboratori e far si che tutto lo studio operi coerentemente con lo stile di riferimento. Tutto questo è importante in relazione al tema del posizionamento che il professionista ed il relativo studio assumeranno mel mercato di riferimento; ragionare ed investire in termini di posizionamento è molto importante per poter aspirare a raggiungere i propri traguardi, poichè significa porsi in relazione con la potenziale clientela più in linea con quelle che sono le proprie aspirazioni professionali, evitando di avere un approccio casuale con il mercato, che ovviamente si ripercuoterebbe sulla dimensione gestionale dello studio e sulla possibilità di ottenere i risultati auspicati. Pensare ed operare coerentemente in termini di posizionamento è importante, per evitare che tale scelta, se non agita, venga passivamente subità, poichè comunque il mercato finirebbe comunque per attribuire allo studio ed al professionista un posizionamento, non necessariamente in linea con le aspettative ed aspirazioni di quest’ultimo.

Una volta definito convintamente un progetto coerente con i riferimenti sopra accennati, è importante operare per creare le condizioni ottimale per la sua realizzazione.

Creare le condizioni significa operare delle scelte organizzative che permettano allo studio di operare sencondo i criteri di efficienza e di efficacia, riducendo le diseconomie causate da errori e disguidi e stabilizzando la qualità in relazione a parametri di riferimento definiti e condivisi. Investire in organizzazione nello studio prevede realizzare un sistema di gestione e controllo che guidi e sovrintenda all’operato quotidiano delle persone coinvolte e ne definisca i riferimenti minimi.

Significa inoltre definire i fondamentali ruoli professionali che debbono caratterizzare lo studio, chiarendosi bene le idee circa le competenze che debbono caratterizzarli: questo tema è di grande rilevanza in un’organizzazione che trae dai comportamenti delle persone la gran parte del proprio successo. Avere le idee chiare sulle competenze fondamentali che debbono essere presenti nello studio costituisce indispensabile riferimento per selezionare persone adatte e farle crescere in modo coerente allo studio.

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