Mi sono accorto che la mia risposta al commento postato da Claudio all’articolo di ieri, Inizi e cornici, non era adeguato alla cortese ma imperiosa sollecitazione del caro amico.
Come sempre sono stato fortunato e un nuovo amico mi è venuto, a sua insaputa, in soccorso, portandomi parole molto più adeguate delle mie.
PER TE CHE TI SENTI DI NON CONTARE NIENTE…
Per te che ti dibatti nei problemi con l’indifferenza che ti circonda
Per te che non sai liberarti dalla rassegnazione e vendi la tua dignità
PER TE CHE TI SENTI FALLITO
Per te che ti sei portato un sogno ed all’alba è svanito
Per te che hai visto sfiorire i sogni accarezzati in gioventù
A te che ti vedi scavalcare da tutti…
A te che una malattia o una tragedia ti ha portato nei binari morti dell’amarezza
PER TE CHE NON TROVI PACE
A te che porti il fardello di te stesso e non sai accettarti
A te che faresti pazzie per tornare indietro nel tempo e ridare un’altra piega alla VITA
A te che hai il corpo qui e l’anima altrove
PER TE CHE NON HAI IL CORAGGIO DI CAMBIARE
A te prigioniero degli schemi
A te nostalgico del passato, specialista del calcolo
A te ossessionato sempre dal dubbio
A te che cambi donna, uomo, idee e sogni senza amarne uno.
Questa preghiera è stata pronunciata alcuni giorni or sono a S. Pancrazio (AR) da don Luigi Verdi, fondatore della Fraternità di Romena.

… Si fa tutti un passo avanti e due indietro, chi vuole e chi non vuole, non c’è volontà di iniziare una cosa e portarla avanti … Oggi tutti danno risposte, tutti dicono come si deve fare … E nessuno pone domande. Ponetevi delle domande, sono rivoluzionarie le domande, perché ti mettono in moto. Le domande sono semplici, sono banali … ma se te le poni ti mettono in moto dentro qualcosa … Noi siamo così, si fa presto a lamentarci, a piangerci addosso, ma bisognerebbe porsi domande. Oggi non si pongono più, si affronta tutto con le risposte … Ma è importante cercare la causa, la profondità delle cose … Tra il dire e il fare si comincia, non si sta a lamentarsi tutta la vita, … conviene o non conviene, vado o non vado, … si comincia …
L’unica cosa che può cambiare in questo tempo è il nostro modo di vedere la vita, quello può cambiare! … Posso vedere questo mondo con altri occhi, questa è l’unica cosa in tempo di crisi che davvero può cambiare!
cosa dobbiamo cercare! forse noi stessi ! o forse i valori , la solidarieta’, l’altruismo , il senso civico e civile di una societa’allo sfascio. oggi,per colpa a mio avviso solo ed esclusivamente dei nostri politici ed amministratori , tutto e’ impostato ad una sola cosa : “il dio denaro”. tutto il resto non conta o meglio non esiste. spero vivamente che prima o poi il popolo si ribelli a questi “grandi o meglio piccoli ” della terra. ormai tutto e’ apparenza; sfigato sia che non puo’esserlo!!! ma purtroppo riscontro un senso di rassegnazione nelle persone e oncor peggio anche all ‘interno dei nostri stessi ordini professionali.