Come ho scritto nel post precedente, anche ammettere con se stessi l’esigenza del cambiamento costituisce un fatto di rilievo; infatti vieni a trovarti nella situazione di non poter più dare impunemente per scontate molte cose che prima prendevi assolutamente per buone.
Il cambiamento inizia con la ricerca, con la curiosità, con quella confusione che, innegabilmente, si fa largo non appena le vecchie certezze cominciano a scricchiolare.
Affrontare il cambiamento vuol dire assumere responsabilmente un atteggiamento proattivo (avere un progetto), evitando di ricadere nella mera (e frustrante) reattività ad eventi esterni.
Vuol dire anche definire la cornice del proprio progetto, ovvero sapere come cambiare, oltrechè avere consapevolezza del dover cambiare (non è certo il caso di introdurre cambiamenti fine a se stessi).
E tutto questo prima di iniziare la gestione del cambiamento stesso.
Grazie per l’attenzione.