Segnalo due contributi molto in sintonia con il post precedente:
C’è poi un punto in più, nella lettera «segreta» recapitata da Trichet a Berlusconi. È forse il più delicato perché riguarda il mercato del lavoro, un settore storicamente rimasto fuori dalle competenze europee. Ma stavolta Trichet ci entra e lo fa nei dettagli: meno rigidità nelle norme sui licenziamenti dei contratti a tempo indeterminato, interventi sul pubblico impiego, superamento del modello attuale imperniato sull’estrema flessibilità dei giovani e precari e sulla totale protezione degli altri, una contrattazione aziendale che incentivi la produttività.
Federico Fubini, Corriere.it del 8 agosto 2011 “Ecco la lettera di Trichet e Draghi: cessioni, liberalizzazioni e lavoro”
ed un interessante articolo.
Grazie per l’attenzione.