Di padre in figlio: opportunità o rischio per l’azienda e lo studio professionale?
Questo tema è affascinante e molto attuale, vista la notevole presenza di realtà familiari nel tessuto economico italiano.
Come ogni momento di passaggio implica un cambiamento e dunque necessita di una attenzione diversa e maggiore rispetto a quella concessa alla routine quotidiana.
Porre attenzione significa cercare di avere le idee chiare su quanto sta accadendo e accadrà e non lasciare che gli eventi evolvano senza un filo logico e coerente che può derivare soltanto da una regia presente e competente.
La fase di ricambio in un’organizzazione familiare è un momento straordinario della sua vita e dunque richiede una competenza specifica; inventarsi esperti è pericoloso. In un passaggio generazionale si mescolano aspetti personali e professionali, vita familiare ed esigenze aziendali. Si viene formando – spesso nell’arco di un periodo molto longo di convivenza di generazioni diverse – un mix di stili imprenditoriali, di tecniche manageriali più o meno inconsapevoli, che può risultare vincente o dirompente.
Mancanza di organigramma – dunque di chiarezza e di metodo – ruoli decisionali aggrovigliati, aree di responsabilità mal distinte, procedure intricate e ridondanti, personale confuso e poco motivato, spesso sono il frutto di un processo di passaggio generazionale non gestito a dovere.
Decisamente questo non è il periodo per correre questi rischi!