Passa!
Passa! Passa a me!
Quante volte ho detto e sentito questa frase al campetto o in cortile!
E tu, che ne pensi del passaggio generazionale?
Ti ci sei mai trovato?
ANDREA POZZATTI Obiettivo Efficacia 2008
La prima biblioteca on line che aiuta l'imprenditore a liberarsi dai vincoli che bloccano il suo lavoro!
Grazie Andrea.
Perle preziose….tuttavia non capisco perché nello studio i rapporti sono, o meglio, si ritiene “normale” debbano essere meno definiti.
Non sarebbe meglio definirli in maniera opportuna, nel rispetto dell’organigramma generale di studio?
Buona giornata.
Fabio
Sei stato molto chiaro (come di consueto) nella individuazione delle problematiche inerenti la fase di accoglimento da parte del “soggetto passivo” del passaggio generazionale. Forse sarebbe interessante anche percorrere l’approccio allo studio di papà o mamma del “soggetto attivo” di tale passaggio generazionale (figlio o nipote che sia). Forse il maggior rischio di “corto circuito” può riscontrarsi proprio lì.
Ciao, Claudio
@ fabio
Perfettamente d’accordo. Solo che al momento l’imprenditore dedica generalmente maggior attenzione alla dimensione organizzativa, rispetto a quanto faccia il professionista.
Lieto di averti reincontrato.
@claudio
Non sono certo di aver inteso correttamente il tuo commento; ti spiace riformularlo? Grazie.
@claudio
Certamente l’approccio dello junior deve essere attivo e coerente con un inserimento efficace e responsabile in azienda o nello studio, altrimenti… è meglio si schiarisca le idee in luogo diverso o percorra un strada propria.
Famiglia e lavoro sono cose diverse, che è meglio tenere ben distinte.
Grazie per l’utile commento.