Ciao Andrea, come posso gestire un cliente preoccupato per il futuro della propria attività?
Bel tema davvero, molto attuale.
Cosa ho fatto quando mi sono trovato in questa situazione?
Per prima cosa non ho mai compatito né consolato.
Questo non perché sia cinico, ma perché so che non serve. Non serve se non a dare un brevissimo ed illusorio sollievo.
Oggi il lavoro e la gestione di un’impresa debbono fare i conti con nuovi scenari e paradigmi; aiutalo ad acquisire consapevolezza di questo. Non è poco.
Aiutalo a guardare, grazie ai tuoi occhi esterni, ciò che più appare incoerente nel suo business rispetto alle esigenze del mercato.
Aiutalo a non sentirsi solo, ma fagli capire come le inquietudini e la sensazione di sopravvenuta inadeguatezza sia assai diffusa.
Aiutalo ad imparare a cambiare, perché è solo nel cambiamento che si cresce.
Aiutalo a fare tesoro dei propri errori.
Vedi anche questo post.
Ciao Andrea, se tu puoi apparire cinico allora io sono spietato. Durante questo periodo di profonda crisi i miei clienti da me hanno ricevuto un forte aiuto a livello lavorativo per superare ogni tipo di problema che si è verificato in conseguenza di mancati incassi, mancato guadagno, mancanza di lavoro o commesse, ma sono stato sempre attento a sottolineare le loro mancanze, i loro difetti sia a livello di approccio al problema che di analisi delle conseguenze. Una frase che ho sempre ripetuto e continuo a ripetere è ” vista la crisi tu che hai fatto/o fai per evitare guai seri alla tua azienda? Io ho investito aprendo un nuovo ufficio, assumendo tre collaboratori e creando una nuova immagine dello studio, e tu?” Spero di non essere stato incompleto nelle mie risposte. Buon lavoro e sempre utilissimo negli spunti di riflessione. un abbraccio
Ciao Salvatore!
La tua grinta mi riporta alla mente il vecchio (e saggio) adagio che dice:
“Il medico pietoso fa la piaga purulenta”.
Buon lavoro anche a te e grazie per l’attenzione.