Cambiamento e innovazione: come introdurlo?

Molti imprenditori e professionisti stanno affrontando con coraggio e determinazione la crisi attuale, introducendo cambiamenti nei propri sistemi produttivi, per aumentare produttività e qualità.

Innovare e implementare: non è facile inventare il cambiamento, ma non lo è neppure convincere il personale a cambiare atteggiamenti e comportamenti organizzativi.

Spesso vi sono remore da parte del titolare, nel lavorare sulla propria squadra, soprattutto quando questa non dimostra di apprezzare la cosa.
Certamente il titolare non deve immaginare che la sua “brillante idea” o il suo “bel programma” vengano accolti come una rivelazione; anzi, cambiare è faticoso e spesso questo è l’aspetto che viene colto da chi non se ne sente soggetto, ma solo oggetto.

Quattro suggerimenti:

  • spiegare chiaramente il progetto, cercando di essere convincenti e coinvolgenti
  • illustrare chiaramente a ciascuno cosa si vuole da lui, quanto oggi il suo modo di lavorare sia distante dalle attese, cosa sia necessario/utile per superare il gap attuale
  • una volta fatto questo, con chiarezza e metodo, ricordare e ricordarsi che in un’organizzazione tutti sono utili ma nessuno è indispensabile e che
  • è possibile condurre un cammello alla fonte, ma non è possibile obbligarlo a bere.

Grazie per l’attenzione!

4 comments

  1. Questo è un bellissimo argomento che mi tocca molto da vicino. Infatti, dopo molti anni, ho deciso di cambiare il programma di paghe e contabilità! Ho presenziato, assieme alle collaboratrici, alle demo dei programmi e, pur essendo rimaste anche contente dei contenuti del nuovo programma, ho notato che qualcuna è restia al “cambiamento”. La scusante è la solita frase: ormai siamo abituate al nostro metodo! Alcune invece sono felici proprio perchè hanno visto nel nuovo programma nuove opportunità! Che fare? Ho ascoltato tutte e due le “fazioni” ed ho deciso che un cambiamento può essere senz’altro positivo ed ho dato l’ok al nuovo! Sarà come ripulire la casa buttando la roba polverosa che da tempo non è più adeguata. L’esempio del cammello è perfetto e spero di riuscire a “farlo bere”! Saluti e buone vacanze a chi sarà in ferie!

  2. Caro Andrea parole che finalmente in qualche modo mi suonano familiari, anche se ancora molta strada c’è da fare.
    Quanto hai scritto ho deciso di inviarlo e condividerlo con tutti i collaboratori dello studio, riassume benissimo i discorsi fatti in questi mesi e rimarcati giusto questa mattina e penso possa aiutare tutti a rendersi conto del tempo che stiamo vivendo.
    Grazie mille Andrea sempre fonte di ispirazione.
    Ciao e buone ferie.

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