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Grazie per la tua collaborazione!
ANDREA POZZATTI Obiettivo Efficacia 2008
La prima biblioteca on line che aiuta l'imprenditore a liberarsi dai vincoli che bloccano il suo lavoro!
Mercato in forte decrescita… sarà necessario un ridimensionamento degli studi.
Riposizionamento necessario…ma difficile e .. per pochi.
La vedete diversamente?
Condivido, importante aver voglia di rileggere la propria esperienza e renderla attuale.
Grazie!
Per rileggere la propria esperienza servono … nuovi occhi.
La sfida sarà proprio trovare un nuovo punto di vista.
Il tuo blog può essere un ottimo punto di partenza.
Grazie a te!
quel “riposizionamento………..per pochi” di cui parla il post precedente, lo tradurrei al contrario (come recitava un vecchio spot) in “per molti ma non per tutti”, alludendo ai possibili destinatari del nostro riposizionamento. Insomma rendersi se non unici, quanto meno utili…………..nei fatti e nella percezione del servizio professionale che si offre.
Il momento non è dei migliori, ma c’è ancora spazio per noi. Basta sapersi adeguare e…reinventare! Io dico sempre che la nostra professione non consiste solo nello sfornare buste paga, ma nel saper capire come aiutare il cliente a cogliere il momento giusto per rinascere dandogli i consigli giusti. Per fare questo, però, bisogna essere preparati, pazienti, informati e….formati. Buon lavoro e saluti a tutti!
CAMBIAMENTO e INNOVAZIONE per poter pensare di essere competitivi e guardare al futuro con una certa serenità, questo è il mio messaggio per il futuro.
Concordo assolutamente sul fatto che il futuro in senso astratto non esiste. Ce lo costruiamo noi quotidianamente. Mi hanno detto che se hai un obiettivo, per realizzarlo devi iniziare a comportarti da subito in funzione di esso. È il solo modo che ho per concretizzarlo….gli altri soggetti si sentiranno automaticamente coinvolti dal mio atteggiamento aperto e proattivo, …non reattivo….. cosi’ anche se qualcosa non funziona potrò prendermela solo con me stesso che ne sono l’unico responsabile…onestamente….senza addossare colpe ingiuste ad altri….e correggere in prima persona da subito il tiro…in modo rapido efficace ed efficente per raggiungere l’obiettivo. ….quante lampadine Edison ha bruciato prima di trovare la combinazione giusta?
IL FUTURO E’ ADESSO… dopo vent’anni mi sono fatta l’idea che la differenza da allora ad oggi è data dal fatto che oggi se ne parla di più e in negativo. Dieci anni fa chi aveva difficoltà non ne parlava e ostentava una tranquilità una ricchezza che non aveva oggi è diventato una alibi per nascondere i propri insuccessi.
BASTA noi che siamo la “LINFA” delle aziende che serviamo e della ns. famiglia in cui viviamo e degli amici che frequentiamo GUARDIAMO AVANTI senza lamentarci. Come la formichina con i cicchi di grano raccolti giorno per giorno riempiamo il ns. granaio.
Sempre propositivi e gioiosi delle piccole conquiste raggiunte, pensando che poteva essere peggio. Guardando ad ogni obbiettivo raggiunto come un GROSSO TRAGUARDO.
La differenza la fà il coraggio di non farsi prendere dal panico, cambiamo ATTEGGIAMENTO.
VERSO IL FUTURO… SICURAMENTE SARA’ DIVERSO.
CHI PUO’ DIRLO CHE NON SARA’ MEGLIO?
Grazie per i vostri contributi.
Grazie davvero perché non si parla in realtà mai del proprio futuro/presente ma quasi esclusivamente di contingente.
E da lì non ci si schioda.
Questa non è male affatto, rispetto al futuro/presente!
https://obiettivoefficacia.com/2012/01/13/scartare-un-pacchetto-regalo/
Passando ad alcune ipotesi.
Vi chiedo se prendete in considerazioni soluzioni tipo studi “one stop shop” oppure siete orientati al “network di consulenza” inteso come studi singoli collegati in rete per estendere i servizi…. oppure se valutate esclusivamente strategie “interne” …
lo chiedo in quanto ritengo che l’aggregazione sarà la nostra opportunità .. o la nostra “condanna”….
ragazzi!! che bello condividere positività di questi tempi!! posso aggiungere una frase di Eric Hoffer, che, qualche tempo fà mi annotai tra quelle più motivanti e vere : “inperiodi di cambiamento la terra sarà di coloro che apprendono mentre coloro che sanno si troveranno ben equipaggiati per vivere in un mondo che non esiste più!” beh…, io credo che tanti bravi consulenti del lavoro siano ben equipaggiati ma che (forse) stiano raggiungendo la consapevolezza che apprendere, non solo è necessario, ma è soprattutto BELLO!! Grazie a tutti per le riflessioni e ad Andrea per avre creato questo blog!!
Tutto bello con le parole, ma di fronte alla crisi o ai troppi vizi la gente risponde: voglio risparmiare costi troppo. Questo lo dicono sia clienti da venti anni (senza problemi perchè ben seguiti) sia clienti recenti a cui da 5/6 anni non ho alzato i compensi e che di colpo chiedono ridimensionamenti. Spiegare l’impegno ed il sacrificio in un’epoca in cui la gente si è abituata a cliccare su e-BAY e comprare al minor prezzo possibile prodotti simili ma spesso di qualità differente non è facile. Forse in futuro dopo la bolla della corsa al prezzo più basso ci sarà una nostra rinascita professionale.
Teniamo anche conto che per assurdo l’appartenenza ad un ordine professionale psicologicamente produce nel cliente una “omologazione”…nel senso che fa questo ragionamento: se un ordine ha abilitato quel soggetto vuol dire che è competente… e se sono tutti competenti allora il criterio di scelta potrebbe essere il prezzo…. ritengo quindi anche io che nel futuro saremmo sempre più esposti alla variabile prezzo in considerazione del fatto che la crisi ha generato enorme attenzione proprio su questo profilo …. tralasciando nelle retrovie altri elementi come la conoscenza personale pluriennale ..la dimostrata affidabilità e competenza ecc…. come torniamo sul problema/opportunità del riposizionamento…
chiedo scusa ad Andrea per il ritardo con cui rispondo e partecipo al blog, ma ho avuto impegni urgenti e non ho potuto dedicare il giusto tempo ad una riflessione così importante.
Sono daccordissimo su chi dice di non abbattersi e costruire il futuro vivendo il presente e adeguando la nostra offerta alla richiesta del mercato, purtroppo con i relativi problemi di prezzo. La vera sfida deve essere la nostra affermazione verso uno stato che da una parte ci chiama privilegiati e vuole annullarci, e dall’altra ci obbliga a fare il suo lavoro anche di controllo della legalità. Se questo è un nostro compito che venga retribuito, non dobbiamo sempre sobbarcarci noi i costi e rigirarli sui clienti. Questo è un grave problema del presente ma che influisce anche sul futuro, al quale io guardo con fiducia perchè la nostra professione è cambiata, chi pensa ancora alla mera elaborazione tra un po sarà fuori dal mercato. Gli studi hanno bisogno di specializzarsi e aggregarsi per fornire un servizio completo a 360° nella materia del lavoro, un vero supporto all’imprenditore anche nelle scelte quotidiane e nelle operazioni strategiche. Il mercato attuale richiede una serie di competenze che non possono essere possedute da nessuno nella loro interezza e pertanto devono essere fornite dal management aziendale, che visti i costi non può essere interno ma deve esere formato da un pool di professionisti ognuno nella sua materia che affiancano la direzione nella conduzione aziendale. La proprietà dell’azienda è una cosa il suo management che la gestisce deve essere non per forza coincidente, se si vuole avere successo. Noi siamo al loro servizio e pertanto il nostro futuro deve essere letto nell’andamento dei nostri clienti.
Scusandomi per la prolissità, auguro buon lavoro
Futuro?… … … ho fatto un respiro profondo per stemperare il peso avvertito pensando al futuro.
Angoscia, perché? Per il malumore generale, l’incertezza e la difficoltà ad affrontarla e superarla.
Ma vado in ordine premettendo che non sono titolare di studio ma un’umile “libera” professionista.
– Malumore: nelle persone avverto negatività e rassegnazione.
– Incertezza: vista la concorrenza (anche sleale) non paga (e non mi gratifica) fare solo buste paga.
– Difficoltà da affrontare: rincuorare gli scontenti e diversificare l’attività (verso dove e come?).
– Difficoltà da superare: rimettermi a studiare (sogno la laurea in psicologia del lavoro) avendone un ritorno economico contando sulla sensibilità degli imprenditori a tematiche diverse dalla mera produzione.
Condivido idea del collega di “fare (onestamente) rete”, non solo tra i CdL, ma anche con altre figure professionali.
Non mi ritrovo con altri post. Non vivo solo il presente. Il presente mi è utile per attrezzarmi ad affrontare diversamente il futuro. Vorrei concentrarmi maggiormente sulle persone, riscoprire i valori umani, anche in ambiente lavorativo, ritrovare la serenità perduta.
Chiudo, copiando chi mi ha preceduto, facendo una citazione:
“Non disperare nel presente ma credi fermamente e il sogno realtà diverrà” Cenerentola.
Sì, Cenerentola… fatemi credere a un lieto fine…
Concordo con chi ha scritto che il nostro futuro dovremo costruirlo quotidianamente, ma per farlo dovremo anche disancorarci dalla visione tradizionale che abbiamo della nostra professione il cui parametro di riferimento è il ” numero di cedolini”; quando e se riusciremo a fare ciò, allora saremo in grado di captare le nuove opportunità che il mercato offre anche in tempo di crisi.
“VERSO IL FUTURO” non può che prescindere dal presente !!!
Dobbiamo saper analizzare in molto molto approfondito cosa è successo e cosa sta succedendo e sulla base di questo stabilire i nostri obiettivi e le nostre strategie.
Capisco che il periodo non è facile, ma in qualche modo ce ne dovremo uscire. Chi sarà più bravo/a a vivere questo presente si potrà trovare nel futuro con un posizionamento che prima non si immaginava nemmeno di poter avere.
Le parole chiave di questo blog, che condivido pienamente, sono INNOVAZIONE e CAMBIAMENTO, parole che oggi dobbiamo saper comprendere e mettere in pratica. Dovremo essere bravi ad accettare nuove regole, non tanto da un punto di vista tecnico (che ahimè non decidiamo noi e forse dovremmo !!!), ma da un punto di vista culturale. Se non sapremo affrontare nuove regole con nuove impostazioni allora si che sarà difficile.
Per fare tutto questo dovremo conoscere, imparare e quindi formarci.
Dovremo essere bravi a rividere la nostra FORMAZIONE, accettarla come necessaria senza troppi se e troppi ma, consapevoli che non si può vivere basandoci solo su quanto acquisito nel passato.
Punto di partenza potrebbe essere quella di introdurre nel nostro regolamento per la formazione continua i temi appena esposti, ma anche quello della COMUNICAZIONE.
Grazie per tutti i vostri commenti!
Preziosi, interessanti ed utili!
Arrivederci a Roma o… su youtube!