Ottenere molto con poco è possibile, basta volerlo!

Più volte nei post di Obiettivo Efficacia abbiamo parlato della Legge di Pareto, e non passa giorno che, se poniamo attenzione, possiamo avere concrete dimostrazioni della sua validità.

Negli ultimi giorni ho avuto due lampanti dimostrazioni:

    • ho già raccontato di come un nutrito numero di giovani professionisti, in una manciata d’ore, sia passato dall’essere una semplice sommatoria di individui convenuti nel medesimo luogo, alla costituzione di un gruppo strutturato, connesso attraverso un social e capace di ragionare fin da subito su obiettivi, programmi ed eventi comuni. Dopo poche ore di conoscenza al singolo s’è sostituita la forza della squadra e il ritmo di idee e proposte è aumentato vertiginosamente, grazie alla sintonia ed all’entusiasmo; quella che si potrebbe definire una vera Esperienza Ottimale! I loro volti lasciavano trasparire la nuova condizione di creatività, fiducia reciproca, condivisione e coinvolgimento.
    • Un cliente, anch’egli professionista e titolare di uno studio, mi ha parlato ieri dei progressi che era contento di aver raggiunto (e ben lo si notava dallo sguardo e dall’atteggiamento) in un paio di mesi, dopo che assieme avevamo svolto un breve ciclo di incontri. In questo periodo ha svolto una dettagliata analisi del fatturato dello studio, acquisendo maggiore consapevolezza sulla redditività delle due linee di servizio che attualmente gestisce e potendo così mettere in campo alcune ipotesi di miglioramento; si è dotato di un calendario per pianificare la propria attività andando oltre la mera programmazione tipica dell’agenda (ricorrendo in modo molto semplice ad un template excel disponibile in rete); ha svolto un completo percorso di e-learning per approfondire un’area tematica nella quale vuole proporre nuovi servizi a clienti e colleghi (e che comunque gli garantisce il quasi completo assolvimento degli obblighi inerenti la formazione obbligatoria). Tutto questo in un paio di mesi, Natale e ordinaria amministrazione compresi.

Molto si può fare, davvero, concentrandosi adeguatamente su ciò che è importante, senza disperdere attenzione ed energia. Molto si può ottenere, soprattutto in questa fase estremamente liquida, dove i limiti sembrano veramente essere più nella mente che nella realtà.

Fare rete, essere flessibili, utilizzare al meglio le tecnologie. Ma soprattutto da alcuni giorni mi viene in mente questa immagine: una persona qualsiasi quando pensa ad un progetto tende a mettere in campo fin da subito limiti e vincoli (invalicabili), mentre un archistar vede il progetto nella consapevolezza che sarà in grado di superare i limiti e derogare ai vincoli. Vogliamo metterci nei suoi panni?

Grazie per la tua attenzione!

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