Buongiorno, avevamo lascito il nostro alchimista organizzativo a metà dell’opera ed è rimasta insoluta una domando piuttosto intrigante:
che fa dunque l’alchimista quando ha stabilizzato in modo armonico il ritmo operativo della propria organizzazione?
La risposta è di quelle che sicuramente ti piace sentire:
Può finalmente cominciare a divertirsi!
Più in concreto può iniziare a spaziare modo decisamente più libero e sicuro, potendo contare sulle certezze che la base ritmica che ha messo a punto gli garantiscono.
Potrà osare, accelerare, innovare, stimolare, nella consapevolezza che l’organizzazione terrà botta e sarà in grado di seguirlo nella sua azione. Questo aspetto risulta, a mio parer mio, estremamente importante (e gratificante) proprio in questi tempi complessi, quando la propensione al cambiamento, all’innovazione e al gioco di squadra possono risultare determinanti per gli esiti di un’impresa o di uno studio professionale.
L’alchimista sa di poter osare, chiedendo al sistema che ha costruito un elevato grado di competitività, impegno e partecipazione; la contropartita sarà rappresentata dalla sua attenzione prestata in modo continuativo a favorire la condivisione dell’obiettivo comune, attraverso la gratificazione di interessi individuali e collettivi. Come detto all’inizio della storia, l’alchimista competente ha l’orecchio fino ed attento, pronto a cogliere ogni minima variazione non desiderata nell’armonia prodotta dalla propria organizzazione ed a mettervi rimedio.
Questo ritmo armonico permette all’azienda/studio professionale di creare collaborazione all’interno e capacità competitiva verso l’esterno, di migliorare la propria efficienza e di valorizzare agli occhi del mercato la propria specificità.
Non mi sembra davvero poco, in termini di risultato e di benessere; molto meglio che trasformare tutto in oro!
Grazie per la tua attenzione!
Bella questa figura di direttore d’orchestra, si puo saperne di più dove si allenano
Una mezza idea io la ho, Giampiero…