Scusa…
ma perchè (?!) se siamo convinti che ogni lavoratore sia in prima battuta una persona, ci comportiamo come se esistessero due realtà disgiunte ed il lavoratore fosse privo di una vita privata, di preoccupazioni, paure, sogni, credenze, ecc?
Ma perché (?!) se sappiamo bene che per lavorare al meglio, con responsabilità, cura e produttività i dipendenti devono essere motivati, invece facciamo finta, che le emozioni non siano lo sfondo che condiziona l’esito dell’impresa o dello studio?
Ma perché (?!) se abbiamo più volte toccato con mano quanto le emozioni positive possano giocare un ruolo fondamentale, tutti i documenti aziendali vengono scritti come regolamenti condominiali o come se fossero istruzioni formali rivolte ad elaboratori elettronici?
Ma perché (?!) se predichiamo l’importanza del lavoro in team, applichiamo di converso una premialità individuale e poniamo attenzione prevalentemente alle competenze proprie del lavorare isolati, contraddicendo nei fatti concreti quanto andiamo dicendo?
Ma perché (?!) continuiamo a lamentarci del fatto che i nostri collaboratori non agiscono come noi vorremmo e non dedichiamo tempo ed attenzione a spiegare loro, con esempi concreti , chiari ed oggettivi, quali sono i comportamenti che ci attendiamo da loro?
Ma perché (?!) se le domande qui sopra ci fanno riflettere, poi, un attimo dopo, riprendiamo a comportarci come prima, come se niente fosse, ignorando una palese realtà?
Ma perché (?!) se anche abbiamo sempre fatto così non possiamo smettere di complicarci la vita, una buona volta?
Qui puoi trovare dei riferimenti utili, se hai deciso di dare una risposta efficace a queste domande:
Articolo 1
Articolo 2
Articolo 3
Articolo 4
Grazie per la tua attenzione!