2016 e dintorni (1^ parte)

Stiamo vivendo un periodo denso di cambiamenti.
Credo che su questo si possa essere ormai tutti d’accordo.
Si stanno verificando trasformazioni davvero notevoli, sia in termini di tecnologia, che di assetti organizzativi e di modalità di lavoro.

Le innovazioni si stanno diffondendo, magari sottotraccia, ed innervano, modificandole, le nostre abitudini.
Per fare un esempio, sta accadendo quello che è avvenuto con la progressiva ma inesorabile “conquista” delle nostre vite, del tempo e delle relazioni interpersonali da parte del cellulare prima e dello smartphone dopo.

Affrontare disarmati e disattenti i grandi processi di cambiamento che stanno scorrendo sotto i nostri piedi, potrebbe rivelarsi una strategia poco accorta nel breve e inefficace nel medio-lungo periodo.

I giorni che ci conducono al Natale ed al Nuovo Anno sono generalmente caldi e pieni, ma ma costituiscono anche l’occasione per mutuare un comportamento organizzativo che molte aziende virtuose applicano da tempo: costruire il budget, il bilancio preventivo per il nuovo esercizio.

Perché?
Perché costruire il programma del prossimo anno significa definire le priorità sulla base delle quali si andranno ad investire le risorse disponibili (tempo, capitale, capacità, energie, ecc.) per ottenere risultati e raggiungere i traguardi auspicati.

Pensare per tempo e con metodo al percorso da svolgere nel corso del 2016, in parallelo alla normale operatività quotidiana, è l’unico sistema per cercare di affrontare e gestire i cambiamenti e le evoluzioni radicali che stanno caratterizzando il periodo, senza rischiare di farsi cogliere impreparati e fuori tempo massimo.

Grazie per l’attenzione.

 

4 comments

  1. il tempo è divenuta la nostra risorsa più preziosa.
    La tecnologia ha preso pesantemente piede nelle nostre vite (con l’idea che avrebbe dovuto aiutarci a risparmiarlo, il tempo) ma, inaspettatamente, il tempo a disposizione è sempre meno.
    Quello che tu suggerisci di fare, su più ampia scala, mi fa venire in mente quello che chiamo “il pensierino della sera”, ovvero la definizione del canovaccio della giornata seguente.
    Alzarsi la mattina e sapere già cosa fare, in che ordine farlo e quanto tempo dedicare ad ogni attività (con tutte le tolleranze del caso) mi rappresenta già un bell’aiuto e spinge ad affrontare tutto con una maggior dose di ottimismo…
    Grazie per le tue preziose parole.
    Un abbraccio,
    Alberto

  2. Grazie per il tuo intervento, Alberto.
    Certo, programmare giorno per giorno è importante e costituisce un primo importante passo sia per il capo, che per collaboratori e dipendenti.
    Legare assieme con il filo della pianificazione tutte le programmazioni quotidiane aiuta ad aumentare la profondità e la coerenza deil’agire lavorativo, favorendo risultati migliori e rendendo i processi più produttivi.

  3. Si tratta di una considerazione assolutamente condivisibile. Basta parlare di crisi perchè il mondo, ovviamente anche il nostro, è questo. Direi che, anche se non ce ne rendiamo conto, in realtà siamo già cambiati parecchio perchè molto spesso ragioniamo su come dare il via a nuovi progetti che possono rappresentare notevoli opportunità in ambito lavoristico. Sappi che, non solo accetto il tuo consiglio, ma ho già iniziato il “mio budget 2016” nel quale ho riservato un anche per te ………. ne parliamo a Colfosco o al rientro ????? Ciao. Claudio

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