Il bello della formazione

No, purtroppo non sono io!

Battutacce a parte, mi capita talvolta di considerare quale grande fortuna sia avere in aula un’intera azienda, oppure un reparto, un’area, un settore.

Vedi cose che mai vedresti, perché stai davanti a loro e, se riesci a mettere un po’ di pepe nelle dinamiche interpersonali, molto spesso i partecipanti si mostrano “nudi”, come mai farebbero nel loro ambiente di lavoro.

In aula si forma questa sottile alchimia che favorisce la sincerità, soprattutto se riesci a creare un clima aperto e di fiducia con chi ti sta davanti.

Purtroppo la formazione viene associata alla lezione frontale (magari su contenuti “obbligatori”), al dover sopportare interminabili successioni di slide fitte fitte, spesso difficili da cogliere, impossibili da memorizzare.

Formazione come stare in aula ad ascoltare?
Affatto! Messa così la cosa, è davvero difficile immaginare che possa scaturire quell’interesse così necessario affiché avvenga realmente un processo di apprendimento e memorizzazione.

I corsi aziendali offrono una splendida occasione per rendere la formazione interessante, coinvolgente ed utile. Partendo da un programma di riferimento, le occasioni per sviluppare il dialogo e la partecipazione sono innumerevoli, soprattutto se si ha l’attenzione di limitare la numerosità dei gruppi e curare la disposizione dell’aula, eliminando le file ed i banchi e favorendo, invece, una disposizione più aperta, dove tutti i partecipanti siedano su un’unica linea e non abbiano nulla davanti a sé.

A questo punto il docente gode di un invidiabile punto di vista sulla comunicazione non verbale, a cominciare dalla scelta del posto (allineata o meno con le funzioni e la gerarchia aziendale) per passare poi alla postura assunta alle reazioni agli interventi dei colleghi (apertura, interesse, condivisione, dissenso, insofferenza…), ai feedback inviati al docente rispetto ai temi ed agli argomenti trattati, al clima d’aula all’inizio e durante le diverse fasi del corso, ecc.

L’aula di formazione, soprattutto se allestita in una sede diversa dall’azienda (indispensabile per non essere vittima di continue interruzioni e “uscite”), magari anche “bella”, costituisce un contesto neutro, che concorre ad attribuire al corso una dimensione lavorativa, ma non esclusivamente aziendale. Questa condizione piuttosto unica e non frequentemente vissuta dal personale, permette che durante la didattica si possa costruire una notevole condivisione che aiuta il singolo ad aprirsi maggiormente nei propri interventi. Grazie a questa disponibilità emergono quei particolare che aiutano il docente a calibrare al meglio il proprio intervento, riuscendo così a dare risposte concrete ai propri interlocutori ed all’azienda.

In conclusione i corsi di formazione aziendale sono una bella esperienza di crescita e coinvolgimento per i partecipanti, ma lo sono altrettanto per il docente, che deve avere il coraggio e la volontà di avviare ogni esperienza con grande attenzione all’ascolto attivo dei discenti soprattutto nelle fasi iniziali; per questo aiuta molto la preparazione approfondita sui temi trattati (altrimenti “comanda” la sequenza rigida delle slide) e la capacità di dedicare attenzione alle dinamiche che si manifestano, soprattutto se non si lascia al caso il layout dell’aula.

Grazie per l’attenzione!

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