
Forse anche tu hai sciato a livello agonistico. O meglio, come si dice in gergo, “hai fatto gare”.
O forse no; ma non importa. Sono certo che mi capirai perfettamente.
Uno dei fondamentali per essere un buon sciatore è costituito dalla centralità del peso del corpo sullo sci.
Frequentemente, soprattutto quando aumenta la richiesta di prestazione e di performance, ovvero quando aumentano velocità e rapidità di esecuzione, lo sciatore non sufficientemente determinato o preparato tecnicamente tende ad arretrare il peso “sedendosi” sulle code degli sci (cioè portando il corpo indietro ed irrigidendo di conseguenza le ginocchia).
In questo modo egli innesca volontariamente (anche se spesso inconsapevolmente) un errore che si amplifica man mano che la discesa procede, causando una progressiva perdita di controllo, che genera frequentemente una uscita dal tracciato di gara o una caduta.
Chiaramente quanto più alta è la velocità, tanto più pericolosa si può rivelare la caduta.
Lo sciatore che lascia andare all’indietro il proprio peso modifica il baricentro sbilanciando il sistema corpo-attrezzi e mettendo gli sci nella condizione condizione di non poter “lavorare” adeguatamente sulla neve.
Apparentemente egli accelera (nell’immediato), ma a scapito di una altrettanto rapida perdita di controllo nella conduzione dei propri attrezzi.
In sostanza, quella che sembra inizialmente una strategia utile e facilmente gestibile, si rivela invece una trappola, capace di limitare le potenzialità e, addirittura, di neutralizzare il talento dell’atleta, se questi non riesce ad arginarla per tempo, prima che diventi una pericolosissima abitudine.
E per farlo spesso non basta impegnarsi, perché non vedendosi dall’esterno egli può non percepire l’arretramento (la “seduta”), continuando a perseverare senza cambiare.
E più ci si accanisce più ci si irrigidisce e si arretra sugli sci, che diventano assolutamente ingovernabili.
Si passa dal guidare gli sci al trovarsi in balia del loro volere; non è piacevole, soprattutto se il fondo è ghiacciato (duro), la pista è ripida e la concorrenza agguerrita.
Ma in fin dei conti questa sembra una metafora della vita e del lavoro: irrigidirsi su comportamento che non aiutano a controllare adeguatamente il quotidiano non paga.
Ti senti rigido ed in balia degli eventi? Non esitare; cerca chi ti può aiutare e non lasciar passare invano il tempo.
Grazie per l’attenzione!
[Foto scattata in Val d’Ultimo (BZ) 2015]