
Racconto aneddoti, storie, esperienze più e meno recenti. Tutte mi riguardano in prima persona; le ho vissute accanto a imprenditori e aziende che volevano diventare vincenti, scrollandosi di dosso anni di difficoltò e di insoddisfazione.
Sono storie vere; esperienze concrete su cui riflettere e dalle quali imparare.
Talvolta sembrano dure, crude, faticose, ma di certo sono piene di vita e di voglia di non accontentarsi.
Parlano di imprenditori che sono innamorati della propria idea; talvolta questo amore è deluso o sembra non corrisposto. Ma c’è e il mio lavoro è quello di svegliare il fuoco sotto le ceneri, di non farlo spegnere. Anzi!
Molti eventi si sono svolti negli anni più bui della crisi, quando era davvero duro lavorare non solo per sopravvivere, ma avendo la lungimiranza di immaginare una ripresa e di comprendere che bisognava essere pronti per quando sarebbe arrivata.
E questo ha significato prendere il coraggio a due mani ed investire, mentre la maggior parte della concorrenza tirava i remi in barca e cercava di sopravvivere sfruttando gli ammortizzatori sociali straordinari. In questa situazione siamo riusciti a costruire, immaginando un futuro diverso e ponendo mese dopo mese le condizioni per realizzarlo.
Questi imprenditori hanno immaginato dei futuri possibili ed anno assunto l’atteggiamento giusto per renderli concreti; hanno poi cercato all’esterno delle loro aziende il metodo per rendere concreti i loro traguardi. Assieme abbiamo cominciato a raggiungerli e molti di loro non si sono più fermati; un ottimo esempio anche per i loro collaboratori.
Storie ed esperienze utili per affrontare i temi dell’organizzazione aziendale e dello sviluppo delle piccole e medie imprese.
Sono argomenti che amo e mi stanno a cuore, perché so bene quanto siano importanti e come tendano ad essere trascurati e negletti nel quotidiano lavorativo di molti imprenditori ed aziende.
La scarsa o addirittura mancata cura di questi elementi di gestione incatena persone ed organizzazioni a comportamenti pesanti, faticosi, onerosi, addirittura controproducenti rispetto non solo ai traguardi da raggiungere, ma anche al semplice buon senso della gestione di un’impresa!
Un sacco di fatica, di rabbia, di incomprensioni, di attriti!
Insomma, davvero un oceano di energia speso a crearsi problemi, ad inguaiarsi, anzichè a divenire vincenti e soddisfatti!
Ma si può?!
E mi ha sempre colpito la pervicacia e l’insistenza nello sbagliare, nell’infilarsi nei guai sempre di più; con un metodo e duna determinazione tale che, se ben applicati avrebbero condotto a risultati d’eccellenza!
Leggere e ascoltare queste storie aiuta a rendersene conto e a cominciare ad introdurre quei cambiamenti che possono liberare da vincoli e nodi, peraltro autoprodotti.
Da soli è difficile uscirne, ma almeno cerca di pensare che ci puoi provare (e riuscire); direi che ne vale la pena!
Parlare di storie significa parlare della vita, che è tutto fuorché rimanere fermi.
E per un imprenditore il lavoro e il progetto imprenditoriale costituiscono una bella fetta dell’esistenza.
Significa prendere in considerazione dei percorsi di cambiamento, che da una situazione di partenza conducono alla tappa successiva, con le persone le persone che si sforzano di affrontare cambiamenti e modificazioni. Chiaramente non da sole, ma secondo una guida e un metodo che evita passi falsi e fatiche inutili.
Significa raccontare di flussi e correnti che iniziano pian piano a scorrere, divenendo man mano più rapidi, fino ad essere dirompenti ed entusiasmanti.
Flussi dinamici ma stabili, veloci ma non frettolosi, in movimento ma non precari.
Il libro tratta di metodi e tecniche per organizzare e gestire, ma in principio si rivolge a passione e determinazione, due condizioni necessarie e indispensabili affinché accadano eventi rimasti bloccati per anni e si sviluppino opportunità prima quasi impensabili.
Come in ogni storia che si rispetti, anche qui incontriamo eroi, che hanno saputo gettarsi alle spalle dubbi e paure ed affrontare problemi e le sfide a lungo ignorati.
In questo modo siamo riusciti a costruire nuove competenze ed abilità attraverso il superamento di gradini che li avevano bloccati a lungo, per affacciarsi a prospettive, nuove e più ampie, riuscendo a coinvolgere e trainare con sé i propri collaboratori.
Eroi?! In che senso?
Proprio così; eroi perché hanno voluto affrontare e saputo sconfiggere il nemico più ostico, cioè le proprie abitudini, credenze e pregiudizi.
Hanno saputo assumere un atteggiamento vincente e ricercare il metodo migliore per raggiungere i propri traguardi, accettando di abbandonare e lasciare dietro di se errori seriali che li avevano sempre zavorrati prima di allora.
Solo così abbiamo potuto andare oltre ciò che sembrava ovvio e normale, affrontando l’insicurezza e quel sottile e fastidioso prurito che è proprio di ogni passaggio verso il nuovo, fuori dalla sicura zona di confort.
Proprio il coraggio di varcare quella soglia, davanti alla quale tante volte si erano fermati, ha permesso loro di conoscersi meglio e di imparato molto, su di sé e sulla propria azienda e questo ha li ha messi in condizione di viverla con maggiore serenità, consapevolezza ed efficacia.
Grazie al loro coraggio, all’aver assunto il giusto atteggiamento e all’aver ricercato e creduto una guida esterna, hanno potuto emergere dalla massa e spiccare il volo e… è molto più complesso ora per i loro concorrenti provare a raggiungerli!