
Ma cosa caratterizza un imprenditore vincente?
Certamente il suo spirito imprenditoriale, cioè quella capacità sottile e determinata di fare la differenza nell’intraprendere, avendo il coraggio di leggere in modo creativo ed innovativo i paradigmi del proprio settore di attività, riuscendo al contempo tener conto dei vincoli economici e ad ottenere risultati superiori alla media.
Nel contempo realizza la propria fortuna e la gioia del cliente, che può disporre di prodotti innovativi, diversi, personali o fruire di un servizio unico, esclusivo, diverso dalla piatta sovrapposizione tipica della proposta di molti concorrenti.
La peculiarità del nostro fantastico imprenditore rischia però di scontrarsi contro i suoi stessi limiti umani: le ore disponibili e la difficoltà a trovarsi contemporaneamente in due posti diversi.
La risposta sta nel lavoro sui collaboratori; anch’essi fanno la differenza al pari dell’imprenditore, con la loro capacità di dare continuità all’agire del titolare, evitando che esso si stemperi eccessivamente o addirittura si stravolga, man mano che dal centro dell’impresa ci si sposta verso i confini, a contatto con fornitori e clienti.
Anche in questo caso i capi intermedi si rivelano determinanti, attraverso la forza dell’effetto esempio e la capacità di raccordare la testa dell’impresa con i livelli operativi dell’organizzazione.
Sono loro che concorrono a plasmare i sottoposti e a fare in modo che giochino in squadra e si sentano realmente parte di un tutto e non degli isolati. la formazione del personale, l’affiancamento e la costruzione dei ruoli aziendali passa attraverso di loro; per questo è importantissimo che abbiano passione e strumenti.
Grazie per l’attenzione!