
L’articolo precedente, centrato sul tema del regolamento aziendale, ha generato questo interessante commento, dal quale prendo spunto per alcuni approfondimenti:
Il regolamento aziendale può rappresentare lo strumento per stabilire quelle regole condivise che aiutino a “giocare assieme” magari divertendosi nell’ottenere risultati di livello.
Esatto!
Serve però, alla base, che le persone interessate al “gioco” abbiano davvero voglia di “giocare” e non si limitino ad occupare un posto a fronte di una retribuzione. Ne consegue la centralità di un buon processo di ricerca e selezione dei collaboratori, senza il quale sarà davvero impossibile poter disporre di una squadra coerente con le attese. A questa deve poi seguire una vera gestione del capitale umano dell’impresa, attuata con metodo, competenza e continuità.
Certo occorre che l’imprenditore punti ad un regolamento non di tipo tradizionale che si limiti ad elencare i comportamenti ammessi e quelli sanzionabili, ma ad un regolamento di tipo innovativo che punti primariamente a comunicare ai collaboratori l’insieme dei valori e lo stile dell’azienda.
Anche qui l’imprenditore è chiamato ad una visione innovativa del proprio ruolo, caratterizzata da un utilizzo appropriato della comunicazione, intesa come fondamentale strumento della gestione aziendale, attraverso il quale creare il clima interno e le relazioni più coerenti con le performance attese.
Lo stile di leadership adottato e il progetto imprenditoriale giocano un ruolo estremamente importante.
Per poter fare questo servono collaboratori aperti, motivati, disponibili ad ascoltare, condividere e partecipare. Tutto diviene più facile e soddisfacente se l’imprenditore ha messo a fuoco un progetto chiaro e motivante, si impegna a trasmetterlo nel modo corretto e si rivolge a collaboratori selezionati correttamente. Uno dei parametri di selezione è proprio quello dell’intelligenza relazionale, soprattutto per quanto riguarda i capi intermedi e le persone che devono concorrere a “far girare” le informazioni in azienda.
Un regolamento di questo livello può costituire un valido strumento a cui ogni collaboratore può attingere affinché, partendo dalle “mansioni” assegnate, possa approdare a ricoprire un “ruolo” che sia appunto in sintonia con i valori e lo stile dell’azienda.
Qui entra in gioco la consapevolezza organizzativa, cioè la capacità di comprendere l’importanza del proprio agire rispetto al contesto in cui si è inseriti, sia interno che esterno all’azienda.
Utili approfondimenti di questa fondamentale competenza li si possono trovare in questi due articoli:
Imprenditore vincente? Squadra appassionata! [parte prima]
Imprenditore vincente? Squadra appassionata! [parte seconda]
Grazie a Stefano per l’interessante contributo!
[Foto scattata a Madrid nell’agosto 2016]