Che storia racconta la tua azienda?

Esatto, che storia scrivi e racconti ogni giorno al tuo personale e, tutti assieme, che storia offrite ai clienti?

Il lavoro dell’Imprenditore svincolato opera su due linee di azione distinte ma sinergiche:

  1. fare ordine nell’assetto organizzativo e nel lavoro quotidiano
  2. costruire un clima positivo e mantenere relazioni interpersonali positive e collaborative nell’ambiente di lavoro

Lo stile di direzione determina la cultura organizzativa, cioè il carattere dell’Azienda.

Come per le persone, il carattere rende le cose più semplici o complesse e i risultati ottenuti positivi o non soddisfacenti. Come sempre si tratta di una scelta; farla in modo avventato o addirittura inconsapevole mi sembra proprio una sciocchezza.

La cultura organizzativa è una entità un po’ particolare, perché non si vede, ma è in grado di influenzare estremamente la vita lavorativa e lo sviluppo dell’azienda, perché può facilitare o ostacolare l’attuazione delle decisione prese dal titolare.

Supponiamo che in azienda o nello studio egli abbia deciso di cambiare il software gestionale. Evidentemente, se i dipendenti sono abituati con lo stesso sistema da vent’anni, il giorno in cui viene deciso di modificare qualcosa, questa prospettiva verrà vista come un cataclisma, un attentato alla tranquillità lavorativa ormai consolidata e ritenuta scontata.

In una cultura aziendale molto statica e rigida, qualsiasi evoluzione viene ostacolata e tutte le piccole difficoltà, tipiche di ogni cambiamento, divengono gradini insormontabili.

Insomma, il titolare parla di sviluppo ed indica la luna, ma tutti guardano il dito, appena oltre il proprio naso!

Ma la cultura che si è creata, è il frutto di tutte le scelte che sono state fatte o trascurate, quindi è conseguenza dello stile di leadership messo in campo negli anni dal titolare.

In un periodo come questo, molto mutevole e instabile, conviene creare un’organizzazione con una cultura organizzativa flessibile, perché altrimenti tutte le scelte di cambiamento ed evoluzione richiederanno negoziazioni estenuanti e subiranno rallentamenti veramente fastidiosi.

Anni addietro il lavoro era molto più stabile, quindi si poteva tollerare una cultura organizzativa rigida, oggi non più.

Il mondo è diventato così liquido, che è impossibile immaginare di reggersi saldamente su rendite di posizione; il traguardo della sopravvivenza non lo vince il più forte, ma chi meglio si adatta ai cambiamenti.

E, come vedi, è soprattutto questione di cultura!

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