
Ho da poco iniziato una positiva e costruttiva collaborazione con un nuovo cliente; giovane e sveglio.
Un’esperienza nuova e gratificante.
Per una volta (evvìva!) non mi trovo a lavorare su problemi o, peggio su cocci; stiamo infatti progettando il futuro, immaginando la storia che l’azienda scriverà nel 2020 e cercando le parole e i toni più adatti per farlo.
Da alcuni incontri a questa parte è nato fra di noi (perfetti sconosciuti) un dialogo aperto, sereno, costruttivo e condiviso.
Per ora stiamo facendo un lavoro di raccolta, mettendo assieme idee, sollecitazioni, esperienze e stimoli raccolti qua e là, nei nostri rispettivi percorsi personali e professionali.
Se ci penso, mi ricorda il metodo di lavoro di Georges Simenon, quando si accingeva a scrivere una nuova inchiesta del Commissario Maigret. Egli iniziava raccogliendo in una busta gialla appunti, ritagli, elementi diversi.
Poi, quando le cose erano mature, si sedeva alla macchina da scrivere ed in quattro-cinque giorni il romanzo usciva dai tasti, in un ritmico succedersi di caratteri ben calibrati.
Questo stiamo facendo, io ed il cliente; la nostra busta, in realtà, è uno schema strutturato che andiamo riempiendo un po’ alla volta, senza fretta; passo dopo passo emerge la trama che costituirà la storia del prossimo anno. non risulterà forzata o innaturale, perché maturata un po’ alla volta, prendendosi il tempo che serve.
Sarà una storia vera, pensata e sentita, non una semplice imitazione di qualcosa già visto.
Beh, lavorare così è davvero bello!