Questione di metodo!

Fare, fare, fare!

E sbagliare, rifare, sbagliare, modificare, annullare, sbagliare nuovamente… tutto fa brodo.

sembra di lavorare, sicuramente si fatica… ma, i risultati?

Esatto! Questione di metodo.

Tendiamo frequentemente a considerare l’equazione lavorare=fare; e questo soprattutto quando c’è molta attività in campo e magari il fiato è già corto. Fare è concreto, pensare preventivamente no.

Il risultato? Tanta fatica, pochi risultati soddisfacenti, molti vincoli per il futuro. Insomma, così non va!

Pensare, programmare, progettare passano in secondo piano, perché l’ansia di agire si placa almeno un poco solo mettendo concretamente mano alle cose sul tappeto.

La chiave per migliorare il lavoro proprio e quello dei collaboratori sta tutta in questo passaggio; non iniziare d’impeto, ma curare piuttosto la preparazione, nell’assoluta convinzione che essa è alla base di ogni positiva esecuzione e dei conseguenti risultati positivi.

Vuoi ottenere i migliori risultati possibili da tuo lavoro?

E che ne dici di vedere i tuoi clienti sempre decisamente soddisfatti e ben disposti a fare passaparola positivo?

Cura adeguatamente la preparazione e, per questo, adoperati in ogni modo per resistere alla tentazione di buttarti subito a capofitto nel lavoro operativo. Questo sforzo, sta sicuro, verrà ampiamente ripagato dalla qualità degli esiti che otterrai e lo sarà ancora di più, se spiegherai con cura la modalità di approccio al lavoro ai tuoi collaboratori, insegnando loro un metodo efficace ed appagante. Cosa potrebbero desiderare di più dal proprio capo?

Invece, troppo spesso incrocio dipendenti abbandonati ad se stessi, apparentemente attivi, ma realmente impreparati ad affrontare il lavoro in modo pensato ed ordinato. Implicitamente esprimono il bisogno, anzi la necessità, di possedere un metodo efficace, per poter lavorare con serenità ed ottenere risultati per l’azienda e soddisfazione per sé.

Ma come formarli, se il capo, per primo, non cura il proprio agire, facendo finta di non sapere, che la catena preparazione-esecuzione-risultato, non può assolutamente iniziare con un anello debole, altrimenti tutto il processo si trova poi a dover fare i conti con questa carenza iniziale?

Ecco quindi la conclusione; se lavori da solo il metodo è fondamentale. Ma se gestisci anche dei collaboratori, non puoi davvero farne a meno, pena il riempirti la vita lavorativa di vincoli e ostacoli, dovuti al fatto che puoi circondarti di persone fidate e volonterose, ma, se non le guidi a lavorare con metodo, i risultati che otterrai saranno modesti ed insoddisfacenti.

Direi che non vale la pena rinunciare ad ottenere soddisfazioni e gratificazioni.

Forza!

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