
Dirigere non vuol dire imporsi e imporre, ma significa fare in modo che qualcuno creda in te e in quello che stai facendo.
Una frase semplice, lineare. Ma assolutamente ricca di significato e di responsabilità da affrontare quotidianamente, con pieno senso del limite, ma anche con la consapevolezza che i limiti sono fatti per essere gestiti e, con pazienza, spostati in avanti.
E quando, se non ora, un’organizzazione necessita di un vero leader, capace di un’azione decisa, ma anche di tutta l’umanità necessaria?
Mentre urgono questioni di sopravvivenza spicciola per piccole e medie imprese e studi professionali, parallelamente è impellente affrontare altre questioni “di sostanza” e fondamentali per garantire una evoluzione positiva, capace di garantire futuro e competitività.
Mi riferisco ad esempio all’esigenza di lavorare per rendere i sistemi tecnologici ed informativi sempre più performanti e capaci di contribuire significativamente alle esigenze di produttività, qualità e personalizzazione di prodotti e servizi che provengono dal mercato, a fronte di minori costi e tempi di consegna ridotti. Molte realtà si dibattono ancora nella fatica di gestire manualmente grandi quantità di dati su fogli di calcolo tanto flessibili quanto insicuri; altre si accontentano di conoscere i propri gestionali solo in modo sommario, rinunciando di fatto a renderli degli strumenti fondamentali per l’ottimizzazione, oltreché per la gestione, dei processi quotidiani.
Considero anche l’imprescindibile necessità di lavorare sulla qualità del capitale umano, che è chiamato a produrre di più, meglio ed in tempi minori. Va da sé che sono necessarie attenzioni specifiche riservate alle competenze tradizionali e nuove, ma anche alla motivazione, unica benzina davvero capace di far avanzare i processi di crescita e di cambiamento. Per non parlare poi dei processi di successione generazionale che tanta parte hanno nella positiva continuità e nella competitività delle imprese.
E sappiamo bene quanto il made in Italy ed i servizi siano legati alla voglia del personale di impegnarsi realmente e in modo costruttivo ogni giorno, non solo nel produrre, ma anche nel progredire e nell’apprendere nuove competenze.
Ecco dunque che, come nell’immagine che apre l’articolo bene si presta a rappresentare le due file di colonne che reggono la costruzione dello sviluppo dell’impresa:
- una fila mostra il progredire in continuità dell’azione quotidiana, che garantisce lo svolgimento dei processi e permette l’afflusso di capitale in grado di mantenerli pienamente in funzione e di garantire quel surplus indispensabile per permettere la visione e lo sviluppo.
- Visione e sviluppo che sono rappresentati dalla fila parallela di colonne, che conferisce solidità e stabilità alla struttura e basandosi sull’esperienza consolidata proietta verso il futuro le nuove campate.
Le due linee di azione si supportano a vicenda; senza l’una non ha senso l’alta e viceversa. Il quotidiano genera l’esperienza e l’energia per attivare la visione, che offre a sua volta respiro e futuro al quotidiano che verrà.
Ma, ahimè, troppo frequentemente titolari e leader dedicano le proprie attenzioni prevalenti al giorno per giorno, rischiando di perdere di vista i trend evolutivi che interessano i prodotti/servizi che realizzano, i mercati su cui operano, lo sviluppo tecnologico, le dinamiche del proprio capitale umano. Il rischio? Perdere tempo prezioso ed incamerare ritardi difficilmente colmabili, se non a prezzo di sforzi economici notevoli e di rincorse estenuanti.
Ecco dunque che ritorniamo alla frase da cui siamo partiti: fare in modo che qualcuno creda in te e in quello che stai facendo risulterà sicuramente più semplice e costruttivo, se il titolare farà comprendere in modo chiaro e continuativo ai collaboratori di avere un progetto interessante e convincente e di perseguirlo con competenza, determinazione ed umanità giorno dopo giorno, non esitando a comunicare efficacemente e a favorire comprensione e partecipazione, prendendosi anche cura della motivazione e del benessere di chi lavora con lui.
In fondo, si tratta solo di rendere la vita più semplice per il leader e gratificante per la sua squadra!
Grazie per la tua attenzione e forza!
[Galleria degli Antichi, Sabbioneta (MN) – Foto di Andrea Pozzatti 2020]